Il Convento dei Cappuccini. La Chiesa-Il Museo-La Cripta-La Casa
Il Museo dei Cappuccini a Roma
Informazioni Museo:
IL MUSEO E LA CRIPTA DEI FRATI CAPPUCCINI
INDIRIZZO: Via Vittorio Veneto 27, Roma 00187
ORARI DI APERTURA: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 (la biglietteria chiude
30 min. prima)
GIORNI FESTIVI: Giorno di Pasqua chiuso - 2 Novembre chiusura alle 15:00 - 24
dicembre chiusura alle 15:00 - 25 dicembre chiuso - 31 dicembre chiusura alle 15:00 - 1° gennaio chiuso
N. TELEFONO: 06/88803695
Email: info@museoecriptacappuccini.it
COSTO BIGLIETTO: INTERO € 10 (audio guida inclusa)
RIDOTTO € 6,50 (under 18 - over 65) (audio guida inclusa)
RIDOTTO GRUPPI € 7.50 (minimo 10 persone) (audio guida inclusa)
SERVIZIO VISITA GUIDATA: in Italiano € 70.00 euro
in inglese, spagnolo, francese € 80.00
(per questo servizio è necessario prenotare almeno 15 giorni in anticipo)
Non accettiamo ROMA PASS. Ci sono riduzioni per studenti. E' richiesto un
abbigliamento consono.
THE CAPUCHIN MUSEUM AND CRYPT
Via Vittorio Veneto 27, Rome 00187
TIME: every day from 10:00 to 19:00 (last admission 18.30)
HOLIDAYS: Easter day closed - 2nd of november closed at 15:00 - 24th of december
closed at 15:00 - 25th dicember closed - 31st dicember closed at 15:00 - 1st january closed
N. PHONE: 06/88803695
Email: info@museoecriptacappuccini.it
TICKET COST: FULL € 10 (audio guide included)
REDUCED € 6.50 (under 18 - over 65) (audio guide included)
REDUCED FOR GROUPS € 7.00 per person (minimum 10 people) (audio guide included)
GUIDED TOUR: € 70.00 in Italian
€
80.00 in English, Spanish, French
for this service it's preferably required a reservation of two weeks in advance)
We do not accept ROMA PASS. Reduce price for students - Proper dress code is
required.
Nel ristrutturato convento dei cappuccini romani di Via Vittorio Veneto, oltre una sala
multimediale per conferenze e le stanze di accoglienza, è stato realizzato un museo che
raccoglie ed espone alcuni aspetti significativi dei cappuccini in genere e del Lazio in particolare.
E’ stato aperto al pubblico il 26 giugno 2012.
Il Museo e le Sezioni Il Museo nasce con l’intento di far conoscere la spiritualità dei Frati
Minori Cappuccini e, perciò ne ripercorre, la storia, presentando la vita di Santi cappuccini
esemplari come, ad esempio, San Felice da Cantalice e San Crispino da Viterbo, ma anche
figure contemporanee di vastissima risonanza pubblica come San Pio da Pietrelcina,
stimmatizzato per 50 anni e Padre Mariano da Torino, primo predicatore multimediale, Padre
Gianfranco M. Chiti, già generale dei granatieri, reduce dalle campagne militari di Grecia,
Albania e di Russia (ritirata del Don), prigioniero nei campi di Coltano e Laterina, saggio e
santo educatore di innumerevoli schiere di militari e poi di giovani cappuccini.
Otto le sale e le sezioni del Museo. La prima sezione è dedicata al
Convento,
commissionato dalla famiglia Barberini nel 1626 ed ultimato nel 1631, come esteso complesso
conventuale con la chiesa dedicata all’Immacolata Concezione e secondo il progetto
dall’architetto cappuccino Fra Michele da Bergamo. La seconda sezione presenta
L’Ordine,
uno tra i più diffusi nel mondo, abbinando ai quadri dei Padri Generali e ai documenti
d’archivio, alcuni approfondimenti sui santi e sui conventi cappuccini della Provincia Romana.
La terza sezione, La Santità Cappuccina, si sofferma sulla spiritualità cappuccina attraverso le
immagini e le storie di alcuni santi dell’Ordine. La quarta sezione, la più ampia del museo per
estensione, mette in evidenza la Cultura e spiritualità attraverso l’esposizione di vesti e oggetti
di uso liturgico e quella di manufatti di uso quotidiano.
La quinta sezione si sofferma sul “San Francesco del Caravaggio”, opera realizzata dal
grande artista appositamente per il Convento dei Cappuccini. Come afferma Claudio Strinati
“il Caravaggio per tutta la vita si interessa alla figura di S. Francesco in una serie di opere che segnano la sua
intera carriera. Ma l’attenzione particolare verso il mondo dei cappuccini risulta chiara dalla testimonianza del
collega pittore Orazio Gentileschi il quale, in una deposizione in Tribunale nell’anno 1603, durante un processo
intentato in Roma dal pittore Giovanni Baglione contro il Caravaggio e altri per reati di diffamazione, raccontò
al giudice di avere prestato, qualche tempo prima, al Caravaggio una veste di cappuccino affinché il Caravaggio
se ne potesse servire. Se ne potrebbe dedurre che il Caravaggio avesse dipinto o stesse per dipingere subito prima o
subito dopo quella data del 1603 uno o più quadri di soggetto, appunto, francescano e cappuccino in particolare.
[...] È qui raffigurato il momento della compiuta trasfigurazione spirituale del Santo che, prendendo in mano il
teschio e inginocchiandosi sulla nuda terra, formula il gesto supremo di deporre il teschio stesso sulla base della
Croce rappresentata in scorcio per darle la maggiore evidenza possibile nello spoglio ambiente, quasi una caverna,
dove si compie l’evento”.
Attraverso la sesta sezione, I Cappuccini nel XX secolo, dove è presente un particolare focus
dedicato al Venerabile Padre Mariano da Torino, e la settima,
I Cappuccini nel mondo, il
percorso espositivo giunge fino ai nostri giorni mostrando qualcosa dell’attività spirituale,
culturale, missionaria e artistica che ha caratterizzato l’Ordine nel XX secolo: vengono
presentati documenti, materiali e opere d’archivio di alcuni religiosi cappuccini propagatori del
Vangelo, che hanno utilizzato antichi e nuovi strumenti, tecniche e forme di comunicazione.
A chiusura del percorso espositivo, l’ottava sezione introduce al luogo conclusivo e di grande
suggestione che chiude la visita del museo: la Cripta-Cimitero. Opera d’arte singolare, realizzata
verso la metà del 1700, con motivi ornamentali sulle volte e le pareti, utilizzando le ossa stesse
dei religiosi. E’ un geniale composizione che diventa occasione eccellente per l’annuncio tutto
positivo del senso cristiano della vita umana e dell’approdo di questa alla risurrezione.
A cura di Rinaldo Cordovani
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